D&D ALLO STATO PURO
Con Wildermyth è stato amore a prima vista.
Sarà il design “semplice” ma accattivante che ricorda le illustrazioni di Giulia Orecchia ma in versione fantasy e “adulta”, sarà la narrazione dinamica, saranno gli scontri perfettamente equilibrati, fatto sta che Wildermyth possiede un aura magica che ci ha catturati sin dal menu di gioco. Wildermyth, nonostante ancora in alfa, è stato capace di trasmetterci quel “sense of wonder” che ben pochi giochi sono in grado di donare.
Sviluppato da Worldwalker Games, Wildermyth è un RPG a turni ambientato nelle terre fantastiche di Yondering. Saremo a capo di un gruppo di umili paesani che, per varie ragioni, dovranno confrontarsi con eventi più grandi di loro portandoli, tra mille traversie, a diventare eroi degni di ballate bardiche. Ma la strada sarà tutt’altro che facile.
Wildermyth, sebbene ancora in alpha, possiede talmente tanti tratti interessanti che risulterà accattivante a i fan degli RPG a turni e a tutti coloro che stanno cercando un gioco in grado di cogliere l’essenza di D&D. Le innumerevoli sfaccettature possedute da Wildermyth fanno sì che lo si possa affrontare da diverse prospettive senza che l’esperienza di gioco ne risenta.
Avventurieri in erba
Prendiamo per esempio la creazione dei personaggi. Come abbiamo detto, partiremo dallo status di umili cittadini: nessun eroe già forgiato da mille battaglie, nessun mago onnipotente. Forconi, picconi, archi e al massimo una spada arrugginita, saranno le nostre armi iniziali. Niente armature scintillanti, ma semplici vesti che hanno visto giorni migliori.
Ogni personaggio possiede caratteristiche fisiche e caratteriali positive e negative. Potremo usare la generazione casuale per creare il team che più ci piaccia o utilizzare quello di default. Tutto dipende dal tipo di approccio che sceglieremo. Se vi appassiona customizzare gli eroi e conoscere ogni loro aspetto potrete farlo senza problemi. Allo stesso modo, se preferite lanciarvi subito nel vivo dell’esplorazione, non dovrete far altro che usare il party di base ed avviare il gioco. Non c’è una maniera “giusta” di giocare Wildermyth: come in D&D potrete affrontare l’avventura secondo i vostri gusti e nel modo che più vi diverte.
Personaggi in continua evoluzione
Una volta scelto il nostro gruppo sarà tempo di lanciarsi nel vivo dell’azione ed iniziare ad esplorare Yondering, la nostra terra natia. Il mondo di gioco è diviso in diverse regioni. Ogni regione possiede determinate risorse che, una volta conquistate, diventeranno nostre.
Ma esplorare il mondo non è cosa facile. Come in una vera campagna di D&D esplorando le terre che ci circondano potremo attivare eventi casuali collegati, talvolta, ad uno dei nostri compagni. Seguiremo la ninfa del fiume o torneremo sui nostri passi? Ci fideremo della strana mappa trovata in una torre in rovina o seguiremo con il nostro viaggio? E tanto altro ancora. Ogni decisione porterà ad un finale differente con differenti conseguenze, a volte sorprendenti, che influiranno sulla personalità dei nostri amici modificandone, per esempio, le stats.
L’esplorazione, gli scontri, gli eventi casuali e quant’altro, faranno sì che i rapporti tra i nostri personaggi evolvano o si deteriorino (e gli aspetti caratteriali dei personaggi saranno importanti in questo senso). La cosa interessante è che l’evoluzione dei legami tra i membri del party porterà ad una serie di bonus sfruttabili durante gli scontri. Per esempio se due personaggi non si sopportano, tenerli lontani sul campo di battaglia migliorerà la loro opportunità di schivare i colpi nemici.
Combattere in compagnia
Anche dal punto di vista dei combattimenti Wildermyth si comporta ottimamente. L’aspetto più accattivante è la realizzazione delle arene, create come se si trattate si scenari costruiti utilizzando modellini di carta. Tanto le ambientazioni quanto i mostri sono realizzati usando il design accattivante di cui abbiamo parlato sopra. I nemici che ci troveremo ad affrontare sono tanto vari quanto innovativi, ed evitano totalmente la sensazione di “già visto”.
La dinamica degli scontri, sebbene di base sia quella di tutti gli RPG a turni (abilità, punti azione, ecc.), presenta alcuni aspetti interessanti. Abbiamo già accennato come le relazioni tra i personaggi regolino vari tipi di bonus. Altro aspetto interessante è quello di poter usare il mistico per controllare oggetti dello scenario e farli esplodere per danneggiare i nemici. Nel caso in cui poi uno dei nostri personaggi perda tutti i punti ferita potremo scegliere se farlo uscire dallo scontro, e in tal caso tornerà al centro più vicino per curarsi, o lasciarlo morire sacrificandosi per i suoi compagni. Scegliendo quest’ultima opzione, il personaggio potrà lanciarsi in un ultimo gesto eroico (a nostra scelta) infliggendo, per esempio, una quantità di danno superiore a quella normale, “facilitando” le cose per il resto del party.
I compagni caduti in battaglia, ma rianimati, perderanno un arto (sostituito da un uncino o una gamba di legno). Tale perdita influenzerà le loro capacità impedendogli di utilizzare uno specifico tipo di armi, rallentando la loro velocità, ecc. Tuttavia, esplorando Yonderling potremo trovare vie alternative per risolvere questo spiacevole inconveniente.
Le forze del nemico crescono nell’ombra
Gli scontri faranno salire di livello i nostri personaggi e ci permetteranno di recuperare oggetti con cui migliorare il nostro team.
La difficoltà degli scontri aumenta con il trascorrere del tempo. Infatti Yondering ha una vita propria e gli eventi proseguiranno indipendentemente dalle nostre azioni. Con il passare del tempo le forze nemiche diventeranno sempre più forti. L’aumentare della minaccia è rappresentato da una serie di carte che andranno via via accumulandosi.
Le carte ci indicheranno in che maniera il nemico si stia potenziando: più nemici durante i combattimenti, aumento dei punti ferita, nuovi tipi di mostri ecc. In alcuni casi potremo utilizzare degli speciali punti eredità per impedire che determinate carte si aggiungano alla minaccia preesistente. Ci sono vari modi di ottenere tali punti (principalmente con gli scontri) ma il loro numero, soprattutto nelle fasi iniziali, sarà abbastanza ridotto. Oltre che a limitare le forze nemiche, i punti eredità sono fondamentali per prendere possesso delle varie regioni di Yondering, arruolare nuovi eroi, e così via. Starà a noi decidere come investirli.
Guerra e Pace
L’esplorazione di Yondering e le nostre avventure saranno intervallate da periodi di pace. Durante questi intermezzi sarà possibile, tra le altre cose, utilizzare le risorse provenienti dalle varie regioni sotto il nostro controllo, per modificare gli oggetti dei nostri personaggi o comprarne di nuovi.
Uno degli aspetti più interessanti del gioco è che, con il passare del tempo, i nostri personaggi avanzeranno con l’età. Ogni età è caratterizzata da bonus e malus: un personaggio estremamente anziano, per esempio, si muoverà e curerà molto più lentamente di uno giovane. Un personaggio giovane, al contrario, sarà molto meno esperto di un veterano. Arrivati ad un certo punto, i personaggi decideranno di ritirarsi entrando a far parte del nostro retaggio e dovremo sostituirli con nuove reclute (potremo riassoldare questi personaggi nelle run successive usando i punti eredità). Otterremo nuovi compagni grazie ad eventi casuali o in specifiche località ma saranno sempre in numero ridotto e andranno usati come il bene più prezioso. I personaggi arruolati nelle città saranno addestrabili in una specifica classe.
Come avrete capito, nonostante in alfa, Wildermyth è già ricchissimo di contenuti.
Design, musiche, narrazione e quant’altro, sono armonizzati in modo eccellente. La sensazione generale che si ha durante tutta la campagna è quella di far parte di una stupende avventura di D&D, in cui personaggi crescono, si innamorano, invecchiano e muoiono.
Abbiamo riscontrato pochissimi errori e il team è sempre stato molto ricettivo alle nostre segnalazioni. Wildermyth ha tutte le carte in regola per conquistare il titolo di gioco rivelazione del 2019 e vi consigliamo assolutamente di tenerlo sott’occhio.