L’arrivo della patch next gen di Fallout 4 è stato tutto un susseguirsi di lamentele, di segnalazioni di bug e problematiche, di critiche. C’è però una piattaforma che non ha rilevato particolari bug (ed ad onor del vero neanche miglioramenti epocali) e quella piattaforma è Xbox Series. Presente nell’abbonamento di Game Pass, Fallout 4 è stato l’ultimo titolo che ho deciso di riprendere da zero e giocare fino alla fine. Vediamo un pò com’è andata l’esperienza, ovviamente in un reportage spoiler free!
Xbox Series è dove dovresti giocare Fallout 4
A parte un paio di sporadiche chiusure inattese del gioco la mia Xbox Series S ha permesso di giocare Fallout 4 fornendo un’esperienza stabile, con caricamenti pressoché minimali e un’esperienza visiva appagante nonostante l’età del gioco. Dalla partenza nel Vault al viaggio nelle lande desolate del Commonwealth Fallout 4 ci fornisce quella che è la più variegata storia open world in un mondo post apocalittico. Il viaggio tra un insediamento e l’altro, la conoscenza delle varie fazioni che popolano l’ampia mappa del Commonwealth viene continuamente arricchita da microzone che attraggono come una luce attrae le falene nel buio della notte.
Fallout 4 va vissuto con bilanciamento: non si può pensare di girare la mappa a casaccio, saltando da una zona all’altra senza un filo conduttore, anche se questo è permesso; non si può pensare di fare una run seguendo solo le missioni principali (che comunque non è così chiaro quali siano come in altri giochi). Fallout 4 deve essere un mix tra viaggio, sana curiosità e coerenza. Tutte cose che il gioco non impone, non guida. Si può fare il doppio / triplo gioco sia con i personaggi che con le fazioni, salvo in alcune scelte obbligate finali (sia della missione principale che delle derive relative alle singole fazioni). Le mie poco più di 30 ore hanno visto scegliere con chi stare, con chi schierarsi salvo poi in parte tornare sui propri passi e prendere una strada univoca e ben chiara.
Fallout 4 ha 4 finali differenti, di cui in realtà 2 sono trasversali, gli altri un mix delle decisioni finali. Ho deciso di andare dritto per quella che era la scelta più giusta per me, perché Fallout è l’esperienza che ognuno di noi si sceglierebbe in un mondo post apocalittico. Potremmo essere dei vagabondi, né carne né pesce, senza una scopo e senza un’idea, sarebbe l’approccio quantomeno più rischioso, perché la noia potrebbe prevalere. Potremmo essere dei meticolosi quester alla MMORPG correndo da A a B seguendo tutte le quest nell’ordine pedissequo con cui sono proposte: è una scelta, non darebbe mai l’esperienza completa e porterebbe stress e ansia da prestazione. Oppure potremmo seguire la missione principale, cercare di capire le giuste derivazioni da intraprendere, approfondire ogni tanto qualche zona interessante, ma non perdere di vista la strada verso il futuro. Si perché Fallout 4 parla proprio di quello, del futuro di un mondo che ha visto la distruzione nucleare negare il futuro stesso a tutti, almeno sulla carta, in realtà fornendo un’altra strada, costellata di bramini radioattivi, ghoul capaci di godere della luce solare e… di un mondo popolato da esseri sintetici, siano essi compagni senzienti o servi robotici.
L’esperienza di Fallout 4 è stata permessa dall’abbonamento di Xbox Game Pass, giocata in parte su schermo grande e Xbox, in parte in streaming sulla Steam Deck.