Anteprime Giochi PC & Console Aspettando Parliamo di ... Voci da Kickstarter

Rooted: alla scoperta del nuovo survival post-apocalisse sviluppato con Unreal Engine 57 minuti lettura

Rooted

Annunciato alla Future Games Show della Gamescom; Rooted si è fatto notare per la qualità di alcune immagini e video in un genere complesso come quello del survival-open world.

Ma di cosa tratta questa nuova deriva simil DayZ ma senza non morti? Scopriamo i dettagli.

Se conosco i miei polli il titolo non uscirà tanto presto; ne uscirà tradotto nella lingua del bel paese. Su steam è indicato solo il francese come lingua supportata oltre l’inglese

Rooted è finanziato da una campagna kickstarter

Il post-apocalisse secondo Headlight

Il titolo è stato ideato e progettato da gli statunitensi del Headlight Studio con sede a Nashville. Lo studio, fondato nel 2018, non ha lavorato a nulla degno di nota prima del sopracitato Rooted.

Il titolo è sviluppato dallo studio emergente Headlight Studio; con sede a Nashville. Fondato nel 2018 lo studio non ha lavorato a nulla di rilevante fino all’annuncio del sopracitato Rooted. Lo stesso titolo è stato progettato e finanziato da una campagna kickstarter che al momento della scrittura di questo testo ha quasi raggiunto il suo obiettivo di 60.000 € a 46 giorni dalla sua conclusione.

Quindi il gioco certamente si farà; seppur non arriverà almeno per quest’anno e probabilmente nemmeno per il prossimo.

L’universo di Rooted

Ambientato nell’anno 2100, Rooted ci invita a indossare i panni di uno dei pochi esseri umani scampati a una guerra batteriologica che ha decimato la popolazione e azzerato la civiltà. Gli anni trascorsi dall’apocalisse si rifletteranno nella distruzione a cui assisteremo esplorando delle città ormai cadute in rovina, con la vegetazione che si riappropria degli spazi sottratti dagli uomini.

In questa cornice si svilupperà la storia del nostro alter-ego, un sopravvissuto costretto a fare i conti con bande di sciacalli, branchi di bestie feroci e la costante necessità di cibo e riparo dalle intemperie.

Starà ai giocatori, quindi, decidere di volta in volta quali attività svolgere per il bene del proprio personaggio: chi vorrà darsi alle scorribande potrà dare la caccia agli altri utenti in mondo open world completamente multiplayer, mentre chi vorrà approcciarsi alle sfide del titolo in maniera “pacifica” avrà a disposizione tanti strumenti creativi per edificare accampamenti e raccogliere oggetti. A prescindere dall’approccio scelto, tutti i giocatori dovranno acquisire esperienza nella costruzione di manufatti, armi ed equipaggiamenti.

Rooted tra innovazione e punti fermi

Ovviamente i paragoni non mancano in un genere tanto apprezzato ma anche tanto complesso da avvicinare. Ogni titolo che ha tentato di riproporre la solita minestra o anche ad innovare non ha mai raccolto particolari fortune. Tranne forse Escape from Tarkov che però non assocerei a cuor leggero al genere di Rooted; almeno per il momento.

Peso invece a titoli come DayZ o Miscreated come più adatti al paragone. Entrambi condividono gioie e dolori propri del genere a cui anche il nascituro Rooted dovrà affacciarsi.

DayZ ha avuto una infinità di sfortune e fughe col malloppo ed è difficile immaginare cosa sarebbe potuto essere con uno sviluppo canonico. Il prodotto finito ha mantenuto una innumerevole quantità di bug figli proprio dello sviluppo travagliato durato qualche anno di troppo. La mancanza di un obiettivo, l’intelligenza artificiale degli zombie, e la insopportabile ripetitività degli ambienti sono il tallone d’achille dell’esperienza.

Gli stessi problemi è possibile ritrovarli anche per Miscreated; che seppur avesse una profondità maggiore in termine di crafting mode, non si distanziava di molto da quello che rendeva tedioso DayZ.

L’obiettivo di Rooted

Il punto è non ripetere gli stessi errori dei predecessori.

L’oro per questo Rooted sta nel suo potenziale tecnico grazie all’Unreal Engine 5. Non serve dire che apparentemente il titoli di Headlight sia avanti di una generazione rispetto ai predecessori; ma sarà importante attendere la build giocabile perché gli stessi mirabolanti trailer li vedemmo anche per DayZ se ricordate bene il lontano 2015.

Ci vorrà una profonda sincerità, e rendere partecipi le centinaia di supporters che stanno guidando la campagna Kickstarter sugli sviluppi e le potenzialità.

Sarà importante un obiettivo; che non sia esclusivamente quello di sopravvivere o uccidere un tizio per scambiare la nostra pistola viola con una gialla. Penso ad un obiettivo virtuoso che implichi impegno e collaborazione. Qualcosa di inedito che porti la gente a cooperare o ad affrontarsi frontalmente. Un moderno Rust speso in un contesto più elaborato e vocativo.

Infine, sempre secondo il mio modesto parere, sarà utile aggiungere qualcosa di memorabile ad ogni sessione. Qualcosa che diversifichi un viaggio da un altro e che possa essere raccontato come una vera e propria avventura.

In sintesi Rooted potrà essere grande solo attraverso idee innovative e sincerità nel suo sviluppo. E voi siete interessati a Rooted? Conoscete il genere? oppure non vi siete mai avvicinati? Venite a raccontarcelo su Discord o sul nostro Telegram! Vi aspettiamo, siamo avidi di discussioni del genere!

Rooted: alla scoperta del nuovo survival post-apocalisse sviluppato con Unreal Engine 57 minuti lettura ultima modifica: 2022-09-05T14:00:00+02:00 da Giganico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *