Abbiamo provato Octopath Traveler II grazie alla collaborazione con Plaion e siamo pronti a parlarvene nella nostra recensione. Il titolo è stato giocato nella versione Steam tramite la nuovissima Steam Deck che si è comprato il sottoscritto. Il gioco è al contempo disponibile in versione Playstation (4 e 5) e Nintendo Switch dal 24 febbraio. Come per il primo capitolo l’uscita su piattaforma Xbox non è attualmente calendarizzata e pertanto Octopath Traveler II non sarà per ora parte dell’Xbox Game Pass. Interamente sottotitolato in italiano, presenta un doppiaggio in inglese e giapponese.
La bellezza del 2D-HD si “sente”
Octopath Traveler II porta con sè un sistema rodato, ma al contempo ambizioso, capace di unire dinamiche classiche del combattimento a turni ad una grafica che tanto ricorda il mai troppo osannato Final Fantasy VI. Questo 2D-HD che ci accoglie sin dai primi passi vede un tripudio di luci calde, sapientemente calate su piccoli villaggi dettagliati e carichi di atmosfera fantasy. Una colonna sonora che richiama gli splendidi brani del primo capitolo riesce persino a farci soffermare sulla sola schermata iniziale attendendo di cliccare su Nuova Partita. Ma funziona proprio tutto in Octopath Traveler II? Siamo di fronte ad una nuova saga di JRPG capace di tenerci incollati come faceva Final Fantasy? La risposta la scoprirete leggendo di seguito.
Otto storie, otto personalità, un fragile equilibrio
Innanzitutto sgombriamo l’incertezza sul poter giocare questo secondo capitolo di Octopath Traveler senza aver mai neppur provato il primo: i due non sono collegati, se non nello stile grafico migliorato e nella dinamica di gameplay / storytelling. Octopath Traveler II infatti ci mette nei panni di uno degli otto protagonisti di cui giocheremo il Capitolo 1 come introduzione. Nel corso del viaggio tra i due continenti che compongono il mondo di Solistia, le nostre avventure si intrecceranno con quelle degli altri sette, andando a creare un team di massimo quattro personaggi utilizzabili contemporaneamente. Sarà nostra esclusiva scelta avviare il capitolo 1 dei singoli personaggi una volta incontrati, al fine di introdurli con qualche dettaglio in più rispetto alla fragile conversazione con la quale si decide subito dopo di andare all’avventura assieme. In caso contrario potremo in qualsiasi villaggio avviare il prologo dei diversi personaggi anche successivamente.
La trama principale pertanto ci vedrà viaggiare tra le diverse regioni con una parvenza di open world in realtà guidata dal livello degli avversari: spesso dovremo per forza scegliere un passaggio anziché un altro perché all’ingresso ci verrà esposto il livello consigliato e questo non sarebbe compatibile con il nostro.
Un sistema di combattimento canonico e ben rodato
Octopath Traveler II vede ancora una volta l’ottimo sistema di combattimenti a turni che ci obbligherà a sviluppare nel tempo una strategia e un approccio votato all’individuazione delle debolezze del nemico, al corretto uso della potenza (un pò con il LIMIT?). Il nemico verrà pertanto intontito (dominato) e i danni che subirà incrementeranno esponenzialmente. Inutile dire che la differenza tra un combattimento lungo e noioso e uno breve e galvanizzante dipende sia dall’aver ben miscelato il team che le abilità fisiche e magiche. L’opzione di passo del turno per incrementare la Potenza sarà un altro fattore da padroneggiare, sopratutto in presenza di boss. Consigliamo davvero di spenderci del tempo, così come per la parte relativa ad armature e armi.
La novità del ciclo giorno / notte
Se da un lato il solo aspetto grafico è già di per sé un plus, il cambio giorno / notte, impostabile liberamente con la semplice pressione di un tasto, porta con sé un elemento di novità in Octopath Traveler II. Sia gli NPC che gli incontri con i nemici pertanto vedranno importanti differenze, così come le azioni a disposizione. Gli effetti di luce saranno pertanto ancor più prominenti e apprezzabili proprio in virtù della marcata differenza nel ciclo diurno / notturno.
Quindi funziona tutto in Octopath Traveler II?
La risposta è direttamente assimilabile al 2D-HD: o piace o non piace e non parlo dell’aspetto grafico. La struttura di JRPG impone svariate ore costellate da incontri casuali, livellamento dei personaggi, approfondimento del combat system. Non è avventura per tutti, al contempo è senza dubbio un titolo confezionato con passione, capace di migliorare il primo titolo e consegnare agli aficionados tante ore da trascorrere in un mondo lontano nel tempo.
Non è una rivoluzione, ma a volte va bene anche così
Octopath Traveler II punta a consegnare agli aficionados un nuovo mondo lontano nel tempo capace di intrattenere per decine di ore colmando gli occhi di luci calde, villaggi decadenti dal sapore di fantasy e pre - industriale. La storia non molto originale e il flebile collegamento tra i personaggi non permettono di andare oltre nel voto finale, nonostante una colonna sonora eccezionale e un combat system profondo e - se preso sottogamba - decisamente punitivo. La versione Steam Deck gira al massimo dei dettagli nella risoluzione nativa di 1280x800 regalando un'esperienza perfetta in mobilità.