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Kamiwaza: Way of the Thief – Ne valeva la pena?4 minuti lettura

Kamiwaza: Way of the Thief

Si ritorna al passato. Acquire, sviluppatore dei primi due capitoli di Tenchu, è lo sviluppatore di Kamiwaza: Way of the Thief, rimasterizzazione dell’omonimo titolo rilasciato nel 2006 per PlayStation 2 esclusivamente in terra nipponica. Proverò allora ad illustrarvi il gioco, mettendovi alla guardia sin da ora sul fatto che, non essendo una recensione, l’articolo potrà contenere spoiler sulla trama.

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Un preambolo narrativo

Kamiwaza tuffa i videogiocatori nel Giappone del periodo Edo, una fase notoriamente di crescita e sviluppo economico e culturale per il popolo nipponico, prendono il controllo di un ladro di nome Ebizo il quale, superata una prima fase di addestramento al borseggio, diventa membro di una gang di ladri, i Silver Ravens, che rubano indistintamente a poveri e ricchi, arrivando a commettere anche crimini ben peggiori.

Ebizo, conscio della potenzialità criminale della banda, decide così di fuggire, aiutato da Ainosuke (il mentore del gruppo), incontrando Suzuna, una bambina di 10 anni per la quale il protagonista “perde la testa”, rinunciando alla attività di rapinatore. Ben presto, però, muta il corso degli eventi, Suzuna si ammala ed Ebizo si ritrova, così, a dover ricominciare a rubare per sopravvivere.

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La sostanza

In continuità rispetto agli altri titoli di Acquire, Kamiwaza: Way of the Thief ripone molta attenzione sulle azioni del giocatore e sugli effetti che le stesse hanno sul mondo circostante. Ebizo si ritroverà a svolgere le missioni più disparate, arrivando a rubare alcuni oggetto per qualcuno con la scelta di vendere il bottino e ottenere profitto o donare ai poveri il ricavato. Le scelte che il giocatore prende durante le missioni, nonché le azioni poste in essere, influenzeranno il giudizio dei vari NPC nei riguardi di Ebizo ed i diversi finali che il titolo propone. Chiaramente, scegliere di donare la refurtiva ai poveri ha un plus in termini di rispettabilità ma se si sceglie invece di rubare ai civili, Ebizo verrà denunciato senza indugio alla polizia.

La malattia di cui soffre Suzuna riveste un ruolo centrale nel titolo dal momento che è necessario acquistare medicine e aiutare la ragazza quando possibile. Kamiwaza: The Way of the Thief utilizza un sistema di giorno e notte ottimale, con botteghe che chiudono in determinati orari e silenzio assoluto nelle ore notturne.

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Il gameplay di Kamiwaza: Way of the Thief ricalca altri titoli più famosi come Way of the Samurai o Akiba’s Trip, staccandosi dal più recente Trek to Yomi per le meccaniche di gioco e per l’ispirazione. Il giocatore è libero di esplorare un piccolo villaggio giapponese, intrattenendosi con i diversi NPC presenti sul territorio, decidendo di scambiare risorse con i mercati o di equipaggiare dei travestimenti per eludere le guardie e nascondere l’identità di Ebizo. Ecco, il fulcro del videogioco è lo stealth: Ebizo è in grado di passare inosservato in ogni luogo ed in ogni istante, anche dopo essere stato notato da una guardia potrà, con un tempo di reazione ottimale, rubare oggetti velocemente senza essere notato. Ed essendo un ladro rispettabile e profondamente onorevole, ad Ebizo non è permesso attaccare le guardie o colpire un nemico. La sua attività si limita al borseggio.

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Piccole pecche

Sebbene il carattere del titolo riesca a venire fuori in modo deciso, Kamiwaza si presenta carente dal punto di vista grafico. Ok, si tratta di una remaster, ma comunque il gioco, anche rispetto ad altri titoli PS2, non possiede una qualità grafica sufficiente. Ci sono cutscenes doppiate e altre in cui manca la voce , le animazioni sono abbastanza semplici, con personaggi che si muovono in modo goffo.

Anche a livello di gameplay possiamo riscontrare diverse falle. Vi sono molte ripetizioni nelle missioni, con pochissimi posti in cui rubare e luoghi che sembrano ripetersi di continuo. Va comunque ricordato e sottolineato che Kamiwaza: Way of the Thief è una rimasterizzazione di un titolo del 2006 il che comporta che le meccaniche di gioco sono comunque vetusti e solamente adattate all’era moderna.

In conclusione, Kamiwaza: Way of the Thief è un’esperienza gradevole, classico esempio di prodotto Acquire, che stupisce nel mettere il giocatore nei panni di un ladro, incoraggiando l’uso della furtività. Una buona occasione per coloro che desiderano provare qualcosa di diverso, tenendo conto delle precisazioni, ovviamente, già esposte in precedenza.

Kamiwaza: Way of the Thief – Ne valeva la pena?4 minuti lettura ultima modifica: 2022-10-26T14:00:00+02:00 da Aornik

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