Horizon Zero Dawn Remastered è disponibile per Playstation 5 e PC (Su PC è richiesto un account per PlayStation Network) dallo scorso 31 Ottobre, e supporta l’italiano completamente. Doppiaggio e testi!
La perla di Guerrilla torna con una nuova grafica mozzafiato e funzionalità migliorate.
Il titolo ci riporta nel remoto futuro in cui la Terra è dominata da Macchine colossali, e poche sacche di umanità sopravvivono in tribù sparse tra le rovine dimenticate della nostra civiltà.


Quanto può essere utile una versione rimasterizzata di un titolo uscito solo sette anni prima?
Difficile avere una risposta in tal merito.
Si raccolgono un sacco di critiche su luoghi comuni e minestre riscaldate, oltre ad avere una buona parte di utenza bruciata dal fatto che il titolo non ha ancora oltrepassato la soglia nostalgia.
Personalmente non ho mai disdegnato questo tipo di versioni, anche perché non fanno niente di male a nessuno, ma invece danno la possibilità a chi non si è mai avvicinato ad un titolo di goderne al meglio. Oppure chissà, possono dare ad un fan sfegatato la possibilità di rigodersi l’esperienza con qualcosa di nuovo da scoprire, lasciando chi si infinga di queste trovate commerciali liberissimo di non consumare il suddetto prodotto.
Per cominciare questa disamina mi pare giusto prima di tutto elogiare il grandissimo lavoro di svecchiamento condotto da Guerrilla Games e Nixxes Software.

I passi avanti sono notevoli dal punto di vista tecnico, e in particolare Nixxes ha definitivamente dimostrato di meritare ampiamente la fiducia di mamma Sony che ha voluto investire sul team di Utrecht.
Cosa cambia per gli occhi?
Certamente ci sono passi avanti notevoli su alcune funzionalità; per esempio su l numero di NPC nei centri abitati, la qualità deli modelli e la qualità delle texture. Rivisto anche completamente il sistema di illuminazione e la resa di acqua e cielo. Per gli amanti del dettaglio sono tutte note interessanti alla scoperta di un nuovo titolo!!
Ma la cosa che ha certamente richiesto più lavoro e dedizione è il nuovo capture dei visi. Totalmente riediti e finalmente credibili al 100%. Il beneficio di questa nuova tecnologia poi sfocia anche nelle nuove animazioni di capelli e dettagli nei visi. Davvero molto meglio, e non riesco proprio a capire le iniziali polemiche di chi sosteneva il contrario.

Migliorata anche la profondità del campo visivo e il bilanciamento dei colori. Spettacolari scorci e foto epiche possono scaturire dalla cinquantina di ore utili per completare l’avventura più il DLC The Frozen Wilds.
Cosa manca ?
Il lato negativo della medaglia purtroppo però non manca. Di fatto i miglioramenti e le aggiunte si fermano al lato grafico. Difatti il titolo lo ritroviamo esattamente come lo avevamo lasciato nel 2017 dal punto di vista delle meccaniche di gameplay.
Nemmeno la struttura dell’open-world così apprezzata a suo tempo ha avuto migliorie o novità. Seppur l’offerta generale si difenda egregiamente, il peso degli anni su un genere in evoluzione così rapidamente si sente. E per chi ha già giocato il titolo originale diventa una discriminante di una certa importanza.

C’è da dire però che per tutti quelli che invece non conoscono storia e personaggi del titolo, le meccaniche di gameplay e open- world ancora oggi sanno divertire e stupire nonostante gli anni trascorsi. Questo certifica il meraviglioso lavoro fatto da Guerriglia.