Grazie ad una chiave direttamente fornitaci da Paranoid Interactive abbiamo provuto provare in anteprima Frozenheim. Gioco che uscirà in early access a partire dal 20 maggio e che si propone quale alternativa RTS al semplice – eppur celeberrimo – Valheim. Non essendo una recensione ci limiteremmo a presentarvi le nostre impressioni ben consci della natura di Early Access di Frozenheim, pertanto non vi sarà dato un voto numerico alla fine.

Vichinghi, vedo vichinghi ovunque!
Complice il successo del già citato Valheim e dell’ambientazione dell’ultimo nato di Assassin’s Creed (Valhalla) il tema dei vichinghi e della loro vita piena di soddisfazioni è tornato in voga. In questo filone narrativo si insuna Frozenheim, titolo RTS (strategico in tempo reale) che si propone di metterci nei panni di un capovillaggio vichingo.
Dotato di una campagna singleplayer e di un comparto di skirmish multiplayer il titolo in questione appare sin dal principio già piuttosto in uno stadio avanzato di programmazione. Le musiche evocative e un comparto grafico curato – ma non ancora ottimizzato – disegnano un nord Europa che muta col passare delle stagioni. A parte l’ottima resa grafica, peraltro già vista in giochi come Banished e Frostpunk, si dovrà sopravvivere all’inverno raccogliendo di estate e sopratutto cibandosi di pesce gloriosamente pescato in tutte le stagioni. Attualmente il freddo non ci piegherà in maniera particolarmente insistente, limitandosi appunto alla sola fame.

In Frozenheim quella che è piuttosto già ben confezionata è la catena economica che ci vede bilanciare raccolta di risorse, smistamento delle stesse, gestione della popolazione. Sarà nostro compito creare strutture nella misura corretta in modo da non saturare una produzione oppure sbilanciare il magazzino. Non è semplice in prima battuta, ma poi si capiscono le dinamiche e avverrà tutto piuttosto linearmente.

Le strutture sono varie e ben disegnate, sebbene comunque si limitino ad una dozzina abbondante comprese quelle base. L’albero delle tecnologie – utilizzato per progredire – ne sbloccherà di nuove, ma non aspettatevi stravolgimenti. Le unità reclutabili sono esclusivamente volte al combattimento: axeman, esploratori, arcieri ecc… tutte migliorabili tramite classiche “invenzioni”. Ovviamente le uniche unità di spostamento sono le navi, personalizzabili nella polena, nella struttura, nella vela… Funziona tutto in maniera piuttosto semplice anche se vi è una certa ridondanza nei modelli andando a creare un effetto dejavù una volta avvicinatisi con lo zoom.

Dalla tranquillità al disastro il passo è corto
Frozenheim si propone di ricreare la vita vichinga in chiave RTS come già fu fatto nel passato da un altro gioco indie, Northgard. In questo caso però la via intrapresa è forse quella più attinente alla realtà che fu: le risorse sono limitate, bisogna costruire, raccogliere tutto quello che si può e infine spostarsi verso terre più feconde, meglio ancora raidando gli altri villaggi e a volte risolvendo mini quest per i vicini amichevoli. Se nella modalità single player la cosa funziona piuttosto bene, la campagna appare forse un pò lenta a decollare e piuttosto punitiva.

Frozenheim appare quindi con basi solide su cui poggia un gioco non particolarmente originale, ma capace di appassionare i divoratori di strategici / gestionali come il sottoscritto. L’idea di costruire, ripulire la zona e partire per nuovi lidi è affascinante anche se alla lunga un pò stanca. Compensa quel senso del pericolo che i raid nemici riesce a mantenere vivo: non basteranno palizzate a volte perché il nemico peggiore sbarcherà dal mare e ci manderà presto tutti quanti al Valhalla.
L’anteprima si basa su una versione beta che ci è stata fornita prima dell’uscita della early access prevista su Steam per il 20 maggio. Pertanto ci riserviamo di scrivere una recensione di Frozenheim soltanto quando quest’ultimo sarà completato. Nessun animale è stato cacciato e pescato invano durante la nostra recensione e i nemici sono stati trucidati senza abusi e torture.
