Empires in Ruins è un gestionale 4X con combattimenti tower defense sviluppato e distribuito dallo studio estone Hammer&Ravens che ringraziamo per la chiave inviataci.
Il gioco – in early access dal 4 febbraio 2020 – è stato ufficialmente lanciato lo scorso 25 marzo.
Hammer&Ravens, il Team
Una breve introduzione alla casa di sviluppo, per quanto infatti lo studio abbia sede in Estonia una buona percentuale del team è di nazionalità italiana ad iniziare dal leader Emiliano Pastorelli. Troviamo poi Alessio De Luca alla modellazione 3D e, per alcune illustrazioni, la sempre bravissima Giulia Pellegrini, meglio conosciuta per chi bazzica le lande di Ardania come il Gran Maestro Hickaru Phoenixflame.
Empires in Ruins non è la prima fatica di Emiliano Pastorelli, nel 2018 aveva infatti sviluppato e pubblicato – sempre sotto il nome di Hammer&Ravens – un arcade shooter spaziale dalla grafica retrò che aveva guadagnato ottime recensioni dalla critica: Razerwire:Nanowars.

Ma torniamo al vero protagonista della nostra recensione.
Empires in Ruins, tra ribellioni e brandy
Il gioco ci pone nelle vesti del Sergente Heins Heimer, un ufficiale sboccato e ubriacone che, per aver picchiato un giovane rampollo, verrà allontanato dalla vita di corte e mandato a sedare la ribellione nelle Marche Occidentali.

Con un senso dell’umorismo che ci ha ricordato il Sergente Maggiore Hartman di Full Metal Jacket e un debole per il brandy e gli espletamenti corporali, il nostro personaggio capirà ben presto che la ribellione delle Marche Occidentali nasconde una lotta per il potere molto più profonda di quel che sembra.
Grazie all’aiuto del Caporale Frederick Trunz, del Capo Ingegnere Gottfried Megler e del Sergente Esploratore Matthias Vunstenberg, starà a noi decidere da che parte stare e porre finalmente fine alle sanguinose lotte delle Marche Occidentali.

Il gameplay
Il gioco potrà essere affrontato sia in modalità Campagna che Sandbox, quest’ultima senza tutti gli avvenimenti dettati dalla trama e raccomandato a chi abbia già finito la campagna.
Se invece fossimo interessati alla sola parte tower defense, esiste anche una modalità arcade dove poter affrontare alcuni scenari con difficoltà crescente.

In qualsiasi modalità sceglieremo di giocare – Campagna o Sandbox – davanti a noi avremo la mappa delle Marche Occidentali divisa in varie regioni.

Da qui potremo gestire le regioni sotto il nostro controllo migliorandone le strutture per ricevere bonus e risorse, decidendo la tassazione e controllando felicità e possibilità di rivolte.

Avremo a che fare anche con eventi totalmente casuali che potranno portarci un vantaggio o complicarci la vita nella gestione delle nostre terre.

Potremo quindi portare attacchi alle regioni limitrofe ed è qui che scatta la parte tower defense del gioco. Empires in Ruins non fa distinzione tra combattimenti in attacco o in difesa, avremo sempre da difendere una piccola base.
L’impostazione è quella classica, costruire torri sugli itinerari che i nemici percorreranno per raggiungere la nostra base.

A nostra disposizione avremo una grande quantità di costruzioni. Non solo torri ma anche edifici per produrre più risorse, caserme per posizionare soldati sulla strada dei nemici ed altro ancora.
Alla fine di ogni ondata avremo a disposizione del tempo da impiegare per la costruzione e le riparazioni, queste infatti – al contrario degli upgrades – non sono immediate ma verranno effettuate da lavoratori che partiranno dalla nostra base.
Se faremo partire l’ondata successiva prima dello scadere del tempo, il gioco ci ricompenserà con dell’oro. Una meccanica che sicuramente rende più frenetici i combattimenti.

Non saremo obbligati a combattere ogni singolo combattimento, esiste infatti la possibilità di simularlo con una percentuale di vittoria calcolata in base alle nostre statistiche e alla regione da cui partirà l’attacco o la difesa.

Una volta vinto il combattimento potremo annettere la nuova provincia e iniziare a gestirla come tutte le altre.
Nella modalità Campagna verremo reguarditi dal Caporale “Strunz” che ci ricorderà quali province e quali requisiti dobbiamo possedere per proseguire nella trama.
Al nostro seguito avremo anche il Sergente Esploratore Vunstenberg – utile per spiare il nemico e sedare le ribellioni sul nascere – e il fondamentale Capo Ingegnere Megler, vittima preferita dei nostri insulti a capo della ricerca di nuove tecnologie per torri e costruzioni.

Se le ribellioni e i combattimenti fossero pochi elementi da gestire e controllare, a intervalli periodici dovremo pagare un tributo alla Corona. Se non riusciremo a pagare questo tributo per cinque volte, la Corona ci solleverà dal comando e perderemo la partita.

Conclusioni
Empires in Ruins vince la scommessa nel miscelare due generi strategici così diversi. Se alla difficoltà più bassa il gioco scorrerà senza troppi impedimenti, alzando l’asticella avrete di che lottare per vincere la partita.
Il personaggio di Heimer, gretto e irrispettoso di tutto e tutti, è sicuramente una nota carismatica che rende l’intera esperienza piacevole da giocare e da seguire. Non avrete altra scelta se non amarlo.
Il gioco però paga un poco la sua natura indie per quanto riguarda il comparto grafico e musicale.
Sebbene si veda il desiderio di dare un tocco retrò al titolo per onorare vecchie glorie come Age of Empires II, i modelli potevano essere più curati e anche l’interfaccia avrebbe potuto essere più pulita. Sia chiaro nulla di così debilitante ama una maggior attenzione a questo aspetto avrebbe sicuramente fatto guadagnare in termini di qualità.
Le musiche sono estremamente piacevoli e alcuni arrangiamenti rielaborano melodie del panorama folk inglese e irlandese ma il loro numero è esiguo e verranno quindi ben presto a noia.
PRO
- una commistione di generi estremamente originale
- la trama condita da impropri e unpolitically correct vi strapperà qualche risata
- musiche piacevoli
- prezzo irrisorio
CONTRO
- modelli e interfaccia grafica poco curati
- musiche in numero esiguo
TITOLO: Empires in Ruins SVILUPPATORE: : Hammer&Ravens EDITORE: : Hammer&Ravens PREZZO: 17,99 euro LOCALIZZAZIONE ITALIANA: Disponibile MULTIPLAYER: Assente CO-OP: Assente SUPPORTO CONTROLLER: Non disponibile OBIETTIVI: Disponibili DISPONIBILE SU: Steam DATA EARLY ACCESS: 4 febbraio 2020 DATA DI RILASCIO: 24 marzo 2021
Una scommessa vincente
Empires in Ruins vince senza dubbio la scommessa di fondere due generi strategici estremamente diversi tra loro. Peccato per il comparto grafico che poteva essere rifinito meglio.