Destroy all Humans! – Recensione

Destroy all humans!

Recensione di Destroy all humans! basata sulla copia stampa per Xbox One gentilmente fornita da Dead Good PR.

Destroy all Humans: finalmente è tornato

Dopo quindici anni dall’uscita del primo titolo, nel 2005, torna la saga più divertente, irriverente e politicamente scorretta di sempre: Destroy all humans! Grazie al lavoro di THQ Nordic e di Black Forest Games tornano gli alieni più amati del mondo videoludico in questo divertentissimo remake. Dal 28 luglio, infatti, abbiamo potuto gustarci l’invasione Furon del pianeta Terra che torna dopo anni di inattività.

Destroy all humans!

Una storia ribaltata

Per i profani e i neofiti della saga serve fare un piccolo passo indietro: prima di decidere se acquistare o meno questo titolo occorre capire la storia. Destroy all Humans! racconta dell’invasione della Terra da parte di una forma di vita extraterrestre che cerca di minare in segreto le fondamenta degli Stati Uniti e raccogliere il DNA dei suoi cittadini. In Destroy all humans!, però, non andremo ad intrepretare il classico Navy Seal o eroe americano, bensì uno degli alieni che invade il pianeta.

Destroy all humans!

Il gioco è ambientato nel 1959 quando Cryptosporidium-137, il protagonista, arriva sulla Terra in cerca del suo clone precedente: Crypto-136 è scomparso dopo essere giunto sul nostro pianeta per cercare del DNA Furon (la razza dei protagonisti) ibridatosi con quello umano alcuni secoli fa; i Furon si stanno estinguendo a causa dell’impossibilità di riprodursi naturalmente per colpa della lunga esposizione alle armi nucleari sul loro pianeta e sperano di poter preservare la propria specie attraverso la clonazione.

Destroy all humans!

Per portare a termine la missione dovremo sconfiggere le forze statunitensi attraverso sabotaggi e infiltrandoci tra la gente e abbattere l’organizzazione segreta Majestic, parodia dei Men in Black e della CIA. Inizia così un divertentissimo viaggio tra gli stereotipi di un’America ipocrita immersa nelle contraddizioni: da un lato il patriottismo portato all’estremo e dall’altro i tentativi della Majestic di controllare le masse attraverso i fast food o la televisione. Destroy all humans! è un open world a regioni che permette al giocatore di esplorare le zone in cui si muove durante le missioni principali.

Un cartoon dai colori sgargianti

Passando al comparto tecnico, ci troviamo di fronte ad un gioco ben realizzato, con una grafica cartoon, molto attraente che ovatta la violenza del gioco rendendola meno cruenta. Texture e dettagli sono molto curati per rendere realistico il mondo in cui siamo inseriti: i cambi di luce in base alle ore del giorno e allo scorrere del tempo, le ombre degli oggetti e i colori molto accesi rendono il gioco davvero accattivante.

Destroy all humans!

Dal punto di vista della colonna sonora sembra di essere immersi in un film degli anni Settanta sugli extraterrestri, sfruttando il riconoscibilissimo suono che nel cinema di quei tempi stava ad indicare un’imminente invasione aliena. Anche i rumori ambientali, la voce dei protagonisti, i colpi dei fucili e delle strane armi Furon, sono molto curati e aiutano il giocatore ad immedesimarsi meglio nel mondo di gioco; giocato in cuffia diventa un’esperienza unica.

Destroy all humans!

Le cinematiche risultano molto ben inserite all’inizio di ogni missione in un divertente siparietto tra i due Furon che discutono o parlano dell’obiettivo. Dal punto di vista della realizzazione non si distaccano per nulla dal gamplay, se non per i movimenti della telecamera, risultando quindi amalgamate al massimo con le scene di gioco.

La semplicità dell’invasione

Analizzando poi le meccaniche di gioco ci troviamo di fronte una struttura ben sviluppata. I controlli e i comandi sono molto semplici e intuitivi e il gioco stesso permette di imparare l’utilizzo delle nuove abilità e dei rispettivi tasti con moltissima calma. Escludendo la prima missione che ha la funzione di tutorial, durante le successive vengono aggiunti uno o due comandi per permettere al giocatore di imparare più facilmente.

La mancanza più grave, con cui mi sono confrontato, è l’assenza di un tasto per la mappa e per ingrandire quella piccola nell’angolo, ma per il resto non ho trovato alcuna difficoltà nel capire cosa dovessi fare, anche perché il gioco lo spiega molto bene e, accortezza non comune, giustifica anche il motivo del perché utilizzare un certo tasto o un altro.

Controllando il nostro Terminator Alieno, dovremo seguire una serie di obiettivi per proseguire la missione e raggiungere la conclusione della storia. Durante le missioni principali verranno assegnati degli obiettivi secondari facoltativi che ci permetteranno di completare la missione al 100%. Durante le missioni e l’esplorazione potremo navigare la mappa sia a piedi, combattendo contro gli umani che ci identificano, camuffandoci da contadini o da ragazze avvenenti, sia volando attraverso l’uso del nostro Jetpack, dello Skate olografico oppure del nostro micidiale disco volante. Per quanto riguarda l’esplorazione, invece, potremo vagare per le varie regioni del gioco e compiere quattro diverse sfide secondarie che ci permetteranno di raccogliere DNA bonus e di migliorare il nostro punteggio.

Destroy all humans!

Nelle sfide di Rapimento dovremo lanciare degli oggetti all’interno del raggio traente della nave madre, in quelle di Devastazione, combattere contro un certo numero di nemici, in quelle di Corsa recuperare il DNA lungo un percorso e in quelle di Armageddon fare più danni possibili dal nostro del nostro disco volante. Durante le esplorazioni potremo anche cercare le sonde Furon abbandonate contenenti 100 punti DNA ciascuna.

Destroy all humans!

Per quanto riguarda lo sviluppo del personaggio potremo servirci del laboratorio di Orthopox che migliorerà, in cambio di punti DNA, il nostro equipaggiamento e quello del disco volante rendendoci ancora più letali.

Destroy all Humans: Vale la pena?

Dal punto di vista strettamente personale ho apprezzato molto il gioco, sia per le meccaniche, sia per il comparto tecnico e storico. La parodizzazione degli elementi che hanno contraddistinto l’americanità degli anni Cinquanta, tra teorie del complotto e vere operazioni della CIA, rendono il gioco un’interessante perla.

Il prezzo, che rimane contenuto per la Standard Edition (dai 29,99 euro per la versione PC ai 39,99 euro per Console), diventa forse un po’ esagerato per le Edizioni Limitate (a 149,99 per la DNA Collector’s e 399,99 per la Crypto-137 Edition): le descrizioni dei contenuti potrete trovarle qui.

È già disponibile il pacchetto Skin per decorare Crypto, disponibile all’interno delle edizioni limitate alla modica cifra di 9,99 euro, forse un pelo eccessiva in quanto solo decorative.

Destroy all humans!

Divertente, irriverente e politicamente scorretto, Destroy all humans! sarà molto apprezzato da chi ama cogliere l’ironia e le parodie (rispettando rigorosamente il PEGI 16). Ci troviamo di fronte ad un ottimo remake da provare, che ripropone in maniera magnifica una vecchia gloria dei primi anni duemila.

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Neviebris

Appassionato di videogiochi fin dalla tenera età, sono cresciuto a pane e Crash Bandicoot. Con la seconda generazione di console ho iniziato ad amare i titoloni di avventura stile Prince of Persia finché con l’arrivo della 360 ho scoperto il meraviglioso mondo degli open world. Da Assassin’s Creed a World of Warcraft ho giocato ad un po’ di tutto rimanendo però sempre fedele a Microsoft e alle sue console. Invecchiando ho iniziato ad apprezzare giochi meno frenetici e più rilassanti come gli strategici di Sid’s Meyer o Jurassic World Evolution.
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Appassionato di videogiochi fin dalla tenera età, sono cresciuto a pane e Crash Bandicoot. Con la seconda generazione di console ho iniziato ad amare i titoloni di avventura stile Prince of Persia finché con l’arrivo della 360 ho scoperto il meraviglioso mondo degli open world. Da Assassin’s Creed a World of Warcraft ho giocato ad un po’ di tutto rimanendo però sempre fedele a Microsoft e alle sue console. Invecchiando ho iniziato ad apprezzare giochi meno frenetici e più rilassanti come gli strategici di Sid’s Meyer o Jurassic World Evolution.

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