Parliamo di FaberLudum e dell’importante progetto che porta avanti da quasi un anno con notevoli risultati. Abbiamo raggiunto Gerica Pulerà; in arte Jaygamerdesigner che ci ha parlato del progetto e del futuro di questa interessante gruppo inedito nelle community italiane.
Che cos’è FaberLudum?
FaberLudum è una vera e propria community di appassionati di videogiochi e della loro effettiva produzione. Il progetto punta a diventare una Open Accademy utile a supportare i giovani sviluppatori o aspiranti tali. Un punto di riferimento per chi si vuole avvicinare a questo mondo e per chi vuole accrescere le proprie competenze in merito.
In Italia ad oggi sono estremamente rare le realtà come queste che sviluppano una vera e propria modalità di coaching concepita nella lingua del bel paese.
Ad oggi i canali di sponsorizzazione e proposizione di contenuti e supporto sono Twitch e Instagram; ma con l’idea di sviluppare un vero e proprio sito che fungerà da indice w crocevia per competenze e supporto personalizzato.
Dove nasce FaberLudum?
Il progetto germoglia da un’idea di Andrea Bonsignore; già in cantiere da molti anni, ma che ha potuto vedere la luce solamente lo scorso Luglio 2021.
Andrea Bonsignore; conosciuto anche come AndreaDev237 in rete, guida le fila di questo progetto affiancato appunto dalla sopracitata Gerica che ha portato idee e buona volontà alla causa.
Il primo titolo, trattato nel concetto di questa scuola del videogioco, si intitola: “Le Avventure di Blue” Rpg vecchio stampo. Per connotarlo nell’universo della tripla A videoludica possiamo categorizzato come un mix tra Pokemon e Final Fantasy creato con RPG maker. Il titolo racconta di quattro amici che rimangono intrappolati in un gioco che dovranno completare per salvarsi. Un po’ in stile Jumangi per intendersi.
Ma passiamo a qualche domanda diretta ad Andrea e Gerica:
Da dove nasce l’idea di fondare un progetto come FaberLudum?
Andrea: “FaberLudum nasce per dare agli sviluppatori o aspiranti tali i mezzi per agevolare la loro formazione.
Questo perché quando cominciai con il mio percorso da sviluppatore 10 anni fa, le risorse per l’apprendimento erano nulle.
Avendo imparando tutto “nella maniera difficile” ho sempre pensato di creare un qualcosa che evitasse lo stesso “calvario” (ride) ai nuovi sviluppatori.”
Da cosa deriva il nome scelto?
Andrea: “Il nome nasce dalla volontà di voler passare con il nome il fatto che i videogiochi sono un lavoro artistico e “artigianale”; infatti, Faber – dal latino – significa Artigiano, di videogiochi.
La forma corretta sarebbe Faber Ludorum, ma ci siamo presi una licenza creativa per rendere il nome più semplice e musicale.
Il fatto che sia in latino è per richiamare le origini italiane del progetto.”
Ci raccontante come si svolge l’attività effettivamente?
Andrea: “Abbiamo le nostre pagine social dove, attraverso vari format, forniamo contenuti utili e gratuiti agli aspiranti sviluppatori.”
Jay: “Abbiamo poi un canale Twitch dove portiamo live-lezioni su Game/Narrative Design e programmazione.
Sempre su Twitch stiamo portando giochi di sviluppatori Indie, dando consigli su come poter migliorare l’esperienza di gioco e abbiamo iniziato a sviluppare un gioco, chiamato Dolly Royal Rumble, proprio con la community per mostrare il processo di sviluppo in tutte le sue fasi.”
Ci sono requisiti fondamentali da avere per approcciarsi a FaberLudum?
Andrea: “No. La community è aperta a tutte le persone che vogliono approcciarsi a questo mondo.”
Jay: “Forse solo la mentalità aperta. In troppi “gruppi” si trova un ambiente non molto amichevole dove una domanda sana riceve in risposta un “cerca su Google” o dei giudizi negativi. Noi puntiamo a evitare questi atteggiamenti e a creare una community che possa aiutare ed essere di supporto a tutti i membri.”
Quando sarà rilasciato il sito internet?
Andrea: “Se non muoio prima a causa degli impegni – ride – tra fine giugno e inizio luglio!”
Vi siete prefissati obiettivi nel breve tempo?
Andrea: “L’apertura del sito e il rilascio dei primi corsi che diano un percorso più completo per i nuovi utenti.”
Quale videogioco potreste citare come più grande fonte di ispirazione?
Andrea: “Ognuno dei creator sulla piattaforma ha uno o più giochi preferiti. Per me, uno dei giochi più ispiranti è stato Grim Fandango o Final Fantasy X (ce ne sono tanti altri) e Resident Evil, che è stato anche una parte della mia carriera lavorativa.”
Jay: “Final Fantasy! Decisamente Final Fantasy.”
Quale videogioco invece vorreste far finta di non aver mai approcciato? O avreste fatto meglio?
Andrea e Jay si guardano in silenzio.
Jay: “Non c’è un gioco preciso…diciamo che, come professionisti del settore, siamo abituati a non giudicare un gioco “brutto” a priori. Siamo più propensi ad evidenziare i punti forti quanto le criticità.”
Andrea: “Senza fare nomi, notiamo sempre più spesso che giochi con alto budget presentano dei difetti di qualità (soprattutto nel gameplay) che per giochi di quel calibro non ti aspetti.”
Secondo voi come se la passa il settore indipendente del videogioco in generale?
Andrea: “Il settore indipendente, in questo settore storico, è in espansione e vengono rilasciati sempre più giochi indie. Tuttavia, non tutti i prodotti rilasciati rispettano determinati standard di qualità e questo genera un sacco di “rumore” nel mercato che, purtroppo, rischia di affondare anche delle perle del panorama indie.”
Su quale saga o IP vi piacerebbe lavorare un giorno?
Andrea: “Dino Crisis”
Jay: “Final Fantasy o Pokémon”
Cosa pensate del futuro del videogioco?
Andrea: “Penso che i videogiochi stiano diventando sempre di più una forma d’arte e intrattenimento “accettata”. Anche se continuano ad esserci delle resistenze e della disinformazione, i dati dimostrano che il settore cresce, anche fuori dal semplice campo videogiochi. Spero che in futuro cadano tutte le reticenze contro questo media e che venga apprezzato per quello che è: un prodotto artistico e di mercato.”
Jay: “Più che “cosa penso” posso dire che la mia speranza è per un futuro migliore. – ride – I videogiochi sono un’arte poco compresa e regalano esperienze meravigliose, spero siano più “accettati” come forma d’arte e di espressione.”
Quali sono i rischi di cloud e abbonamenti per poter fruire librerie sempre più straripanti di titoli?
Andrea: “Quello può essere grave problema. Il rischio più grande è che gli sviluppatori siano orientati nel creare giochi che “macinano” ore di gioco. Questo perché i sistemi in cloud pagano (in buona parte dei casi) in base alle ore spese su X titolo. Questo rischia di minare la creatività degli studi per garantirsi un guadagno.”
Domande su FaberLudum?
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