Che succede, Electronic Arts?!

EA crollo cover

Analizziamo il periodo nero che sta attraversando l’azienda statunitense e pensiamo alle possibili conseguenze.

Electronic Arts: crollo azionario dopo FC 25 e Dragon Age: The Veilguard

Le azioni di Electronic Arts hanno subito un duro colpo dopo l’annuncio delle vendite deludenti di due dei suoi titoli di punta: EA Sports FC 25 e Dragon Age: The Veilguard. Questo annuncio, che ha lasciato sbigottiti gli investitori e il settore videoludico, ha evidenziato una performance al di sotto delle aspettative per due franchise che in passato hanno rappresentato veri e propri pilastri per il successo dell’azienda.

Durante l’ultimo trimestre del 2024, il colosso videoludico ha visto le sue azioni subire un calo drastico, con una diminuzione di oltre il 16% del loro valore complessivo. Questo si è tradotto in una perdita economica stimata in circa 6 miliardi di dollari, una cifra impressionante che ha messo in allarme non solo i dirigenti dell’azienda, ma anche gli analisti finanziari che monitorano da vicino l’andamento dell’azienda statunitense. Un dato significativo, che rappresenta una battuta d’arresto importante persino per una realtà solida e consolidata come Electronic Arts, storicamente considerata una delle più stabili nel panorama dell’intrattenimento digitale.

Electronic Arts' drop last week
Questi i dati della scorsa settimana (20-25 Gennaio 2025)

Il peso delle vendite natalizie

Secondo quanto riportato da Reuters, una delle principali cause di questa crisi è legata alle performance deludenti di EA Sports FC 25 durante il periodo natalizio. Tradizionalmente, il gioco di calcio generava incassi annui da capogiro, superando i 2 miliardi di dollari. Di questi, ben 800 milioni derivano dalle microtransazioni della famigerata modalità Ultimate Team. Tuttavia, l’edizione 2025 non ha raggiunto i risultati sperati, deludendo le aspettative degli investitori. L’importanza strategica di EA Sports FC per EA è evidente: rappresenta una delle colonne portanti del suo business. Qualsiasi flessione nelle vendite di questo franchise ha un impatto diretto e rilevante sui risultati finanziari complessivi dell’azienda.

Dragon Age: The Veilguard, un altro tassello mancante

A peggiorare la situazione, anche Dragon Age: The Veilguard ha registrato risultati inferiori al previsto, vendendo solo la metà delle copie stimate. Questo insuccesso ha privato EA di una potenziale ancora di salvezza per compensare il calo delle vendite di EA Sports FC 25. La serie Dragon Age, pur essendo un pilastro del genere RPG, non è riuscita a capitalizzare l’attesa generata dai fan e dagli appassionati del brand. Forse, l’aver puntato molto proprio sull’ultimo capitolo della saga di Dragon Age è stato un azzardo troppo grande, anche per un’azienda storica come EA.

Uno scenario complesso per il futuro

La crisi finanziaria di fine anno rappresenta un campanello d’allarme per Electronic Arts, che dovrà correre ai ripari per rilanciare i suoi brand di punta. Per EA Sports FC, il focus sarà probabilmente sul miglioramento della qualità del gioco e sulla riconquista del pubblico di riferimento, tant’è che il Gameplay Refresh Update è dichiaratamente la mid-life patch più imponente di tutta la pluridecennale saga sportiva di EA Sports. Per Dragon Age, invece, il compito si preannuncia più arduo, considerata la necessità di ripensare strategie e contenuti per rivitalizzare l’interesse intorno al franchise.

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Con il 2025 ormai iniziato, gli occhi degli analisti e degli investitori restano puntati su Electronic Arts, in attesa di vedere quali mosse l’azienda adotterà per invertire questa tendenza negativa e recuperare terreno sul mercato azionario e videoludico. Nella peggiore delle ipotesi, si prospetta un grave caso di licenziamenti di massa, con conseguente chiusura di alcuni studi di sviluppo. Personalmente, non mi aspetto uno scenario così catastrofico, Electronic Arts è un colosso del videogioco, esiste dal 1982 e ha già vissuto crisi economiche (tra cui la famosissima Dot Com Bubble), saprà rialzarsi.

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Fcfrank

Classe 1998, ex studente di liceo Classico, attualmente studente di Informatica alla Sapienza. La passione per i videogiochi nasce grazie alla PS One regalata dal nonno agli inizi del 2000. Da lì in poi è una caduta a picco.
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Classe 1998, ex studente di liceo Classico, attualmente studente di Informatica alla Sapienza. La passione per i videogiochi nasce grazie alla PS One regalata dal nonno agli inizi del 2000. Da lì in poi è una caduta a picco.

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