Recensione di Call of Duty Modern Warfare 2 basata sulla sua versione PS5.
Sulla falsa riga del predecessore?
La nuova iterazione della saga Call of Duty targata Infinity Ward si presenta al grande pubblico (a seguito di un lancio in early-access della campagna giocatore singolo) dopo il discreto successo di Call of Duty: Modern Warfare, suo predecessore. Call of Duty Modern Warfare 2 è una conferma, segno che si sta riprendendo la strada giusta, o un flop inaspettato? Scopriamolo!

Modalità campagna
Se c’è un aspetto di un Call of Duty che non possiamo mai criticare a Infinity Ward, quello è proprio la campagna. La Task Force 141 torna nelle nostre console in pompa magna, chiamata a sventare attacchi terroristici, guerra contro un cartello messicano e cacce all’uomo. Le operazioni sono ambientate principalmente in Messico, ma si toccano anche gli Stati Uniti, l’Europa ed il Medio Oriente.

Per quanto contenuta, la sua longevità è tra le maggiori della saga, ci sono missioni che possono anche prenderci addirittura mezz’ora per completarle. Ho apprezzato anche l’aver azzardato nel variare il game-play, la prima missione “survival”, in cui dobbiamo letteralmente andare alla ricerca di materiali per il crafting, è molto divertente, la seconda un po’ meno.

Il mio giudizio finale sulla campagna di Call of Duty Modern Warfare 2 è sicuramente molto positivo, anche se non penso sia ai livelli dei primi Modern Warfare o ai Black Ops. Alla fine son gusti!

Modalità multiplayer
Passiamo alla modalità “di punta” di Call of Duty Modern Warfare 2, la più giocata. Sicuramente un punto a favore sono le mappe. In totale se ne possono contare sedici, le cui location sono sparpagliate in giro per il mondo. Sono abbastanza differenti tra loro, passiamo da mappe strutturate in modo più o meno aperto, a veri e propri corridoi.

Tra le nuove modalità, vorrei parlare di Moshpit 3^ persona. L’esperimento secondo me non è molto riuscito: in generale non cambia praticamente nulla al game-play, se non il cambio di spalla per mirare, che rende il tutto molto, ma molto macchinoso. Una buona trovata comunque se si cerca un rifugio dal game-play a trazione FPS. Discorso differente per Soccorso prigionieri, molto carina: è strutturata come Cerca e distruggi, ma c’è possibilità di rianimare i compagni. Anche la cooperativa è piuttosto divertente. Ci sono poche operazioni (attualmente se ne contano solamente 3), ma sappiamo che questa modalità verrà rimpolpata con il prosieguo del gioco ed il rilascio dei vari aggiornamenti.

Tra le note dolenti del multiplayer devo spendere parole per lo spawning. Nel complesso è troppo caotico, in non poche occasioni mi sono ritrovato a terra dopo essere tornato in vita da pochi secondi. Devo inoltre spendere alcune parole sul nuovo sistema di progressione delle armi, strutturato per piattaforme. In Call of Duty Modern Warfare 2 non sarà necessario solamente avanzare di livello per sbloccare le armi, ma anche livellare queste per sbloccare nuovi modelli.

Prendendo ad esempio l’M4, da questo si ramificano due direzioni, che hanno a sua volta due nuove armi. Portando ad un determinato livello l’M4 si sbloccherà il FTAC Recon, ad un altro l’Icarus 556. Livellando a loro volta queste altre due armi potremo sbloccare un altro modello per arma. A mio parere, grazie a questo sistema, si parte con poche armi, ed ottenerle tutte non è così immediato, visto che bisogna fare veramente un sacco di livelli dell’arma per sbloccarne un’altra.

Comparto tecnico a tratti buono, a tratti da rivedere
Passando al comparto grafico, Call of Duty Modern Warfare 2 si presenta molto bene. La qualità dei dettagli è molto elevata, soprattutto per quanto riguarda, ovviamente, le armi. La quantità di oggetti a schermo è impressionante ed offre quella sensazione di immersività nella guerra urbana che si può desiderare. Una nota di merito va spesa per il lavoro degli degli sviluppatori per quanto riguarda le esplosioni, appaganti sia a vederle, che a sentirle.

Per quanto riguarda il supporto ad DualSense apportato da Call of Duty Modern Warfare 2, potevamo capire quanto ci si puntasse in casa Call of Duty già dal primissimo titolo della saga rilasciato anche per Next-Gen, ossia Black Ops Cold War. Anche in questo capitolo, abbiamo un grande apporto all’immersività dato dal feedback aptico e dai grilletti adattivi. Anche il comparto sonoro è ad un livello piuttosto valido, soprattutto nella campagna giocatore singolo. L’audio 3d è ben sviluppato, così come il suond ambientale e delle armi. Piccola nota di merito anche per la soundtrack, molto godibile anche quest’ultima.

Una delle pecche del comparto tecnico di Call of Duty Modern Warfare 2 sono i menù di gioco. Questi mi sono parsi troppo, troppo confusionari e ambigui. E parlo in toto, non c’è un menù “fatto per bene”. Sono troppo poco intuitivi e assolutamente non user-friendly, basti pensare al menù delle mimetiche, dove non si capisce nemmeno quali sono le skin delle armi sbloccate e quali no.

Altra nota di demerito per Call of Duty Modern Warfare 2, stavolta per l’accessibilità, a mio parere carente. Tralasciando la chicca della riduzione rumori per l’acufene, e la possibilità di personalizzare i comandi liberamente, c’è veramente poca roba per aiutare, ad esempio, i daltonici. Non mi aspettavo certamente i livelli di giochi del calibro di The Last of Us Part II, però… Che peccato!
PRO
- Campagna single-player sempre una certezza
- Varietà nel gameplay
- Supporto DualSense ben sviluppato
CONTRO
- Spawn indicibili
- L’accessibilità non è al passo coi tempi
- Menù molto confusionari
LEGGI ANCHE: Call of Duty: Black Ops Cold War – Recensione
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Call of Duty: Modern Warfare 2
L'ultima iterazione della celeberrima saga sparatutto targata Activision e Infinity Ward si conferma ai livelli del predecessore. La volontà di innovare e variare il gameplay è molta ed anche molto apprezzata, anche se non sempre ben riuscita. La campagna è una certezza, il multiplayer valido e molto variegato. Peccato per lo spawning, i menù di gioco e l'accessibilità.